A pochi chilometri da Brindisi totalmente immersa nel verde trovate la Locanda ti li Spilusi, pronta ad accogliervi con piatti e sapori antichi e rivisitati in ottica moderna fondendosi nel giusto elisir tra i delicati profumi del mare e quelli decisi della terra Pugliese.
L' introduzione della Cacio e Pepe alla Locanda ti li Spilusi è stata la ciliegina sulla torta.
Il nostro metodo è semplicissimo ma richiede molta accortezza nella proporzione degli ingredienti in base alle porzioni ordinate per servire un prodotto sempre dalla stessa riuscita.
La selezione dei prodotti è fondamentale: utilizziamo tonnarelli del pastificio RISTORIN SRL di Alberobello, pecorino romano dei Fratelli Pinna e pepe colorato (nero, verde e rosso), acqua di cottura della pasta e per finire... tanto, tanto amore!
La storia di questo piatto simbolo della romanità nasce tra i pascoli durante la transumanza. All’epoca i pastori dell’agro romano facevano lunghi spostamenti del gregge, durante il viaggio riempivano la bisaccia di alimenti calorici e a lunga conservazione: i pomodori secchi e il guanciale, il pecorino, il pepe in grani e gli spaghetti essiccati.
Negli anni la tradizione si diffuse in tutta la campagna laziale fino ai monti abruzzesi e umbri. Il passo da pasto a piatto fu molto rapido. La cacio e pepe è diventata un piatto tipico delle osterie romane. Gli osti di allora servivano una cacio e pepe secca per dare una mano al portafoglio. La pasta doveva "allappare" per far ordinare ai clienti più vino. Come tutto a Roma, anche la Cacio e pepe vive di discussioni e diverse interpretazioni. Rigatoni, tonnarelli, mezze maniche, anzi no spaghetti. C'è chi cerca a tutti i costi di avvicinarsi all’originale e chi invece la rivisita dichiaratamente. Tutti però vi diranno che la loro è la "mejo cacio e pepe de Roma".